le testimonianze dei volontari

Le prime volte… al Rifugio!

Le Vostre impresioni la prima volta che siete venuti a conoscere le codine e a visitare il Rifugio Code Felici……
Se volete inviarcele..pubblicheremo anche le vostre! 🙂
Noi…. raccontati da Francesca Giacinti, la nostra “voce”… la VOCE DEL RIFUGIO CODE FELICI!

“Non è sempre facile raccontare di noi; gli anni al rifugio passano in fretta, tra tante difficoltà, momenti difficili e ostacoli da superare, eppure, alla fine di ogni anno, facendo le somme di quello che abbiamo costruito, tiriamo sempre un sospiro di sollievo. Forse le vittorie e le gioie sono assai meno numerose delle sconfitte e dei dolori, ma siamo tutti d’accordo sul constatare che valgono molto di più.

I volontari imparano che anche una sola adozione vale più di tante giornate faticose; e allora ecco che tutte le energie, le forze, la tenacia di tutti diventano nuove risorse per insistere, per riprovare, per vincere.

Storie di cani anziani adottati per concedere loro di vivere in una casa per il tempo che resta sono immense prove d’amore, sono storie da raccontare, da ripetere, da conservare nel cuore come un dono.

Storie di cuccioli disabili, destinati alla “morte dolce” perché nessuno può o vuole prendersi la responsabilità di provarci sono storie che devono lasciare il segno, che devono servire a salvare quanti più cuccioli possibili dall’inettitudine e dalla codardia, perché lottare per la vita non significa accanirsi, non significa non farsene una ragione, significa averne una che pesa di più.

Nel mondo meraviglioso del volontariato, nella fattispecie nella realtà di questa magnifica associazione che è il Rifugio delle Code Felici, operano, con immensa e indescrivibile abnegazione, anime così caparbie e gentili che è difficile descriverle; eppure sono il cuore pulsante di un motore sempre acceso, sempre vivo, di un gruppo di menti e spiriti che non riposa, che non si ferma, che non tace e che non si gira mai dall’altra parte, perché non c’è tempo da perdere, mai.

Impossibile negare i momenti di sconforto, di avvilimento, di desolazione che ci costringono a fare i conti con storie di crudeltà e inciviltà, ma tutte le lacrime che versiamo non servono ad altro che a pulire il marcio che c’è dietro il mondo sconfinato dell’abbandono degli animali.
Sono i sorrisi che fanno la differenza.

I sorrisi che ci scambiamo tra di noi, nonostante incomprensioni e tensioni, i sorrisi che rivolgiamo ai cani, sempre, comunque e dovunque. Perché un sorriso ci fa sentire meno soli, perché un sorriso ci offre coraggio, anche quando sembra mancarci.

E allora, quando accompagniamo una codina nel suo ultimo viaggio, è il nostro sorriso che deve vedere, che possa ricordargli di aspettarci dove sappiamo, dove ci siamo dati appuntamento. Abbiamo imparato a dissolvere anche la rabbia in sorrisi. La cosa forse più difficile da sopportare, per noi, non è tanto vedere un cane che se ne va, stanco, vecchio o malato, perché sappiamo che abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità per provare a renderlo felice; il dolore più grande è veder tornare un cane al cancello, dopo gli sforzi e la gioia di un’adozione.

Abbiamo reagito anche a questo, in quest’ultimo anno, come in quelli passati e come sarà per quelli a venire. Sappiamo che l’amore non si può insegnare, ma si può raccontare. E allora tutto quello che facciamo, insieme, per loro, è una goccia in più che possiamo aggiungere all’informazione su questo splendido mondo, a cui molti rinunciano, perché non hanno il coraggio di varcare la soglia di un cancello, di un canile o del proprio cuore.
Questa occasione ci permette di ringraziare ancora una volta chi ci appoggia e ci sostiene, chi crede fermamente in quello che facciamo e ci aiuta a farlo come meglio possiamo; chi regala ai cani del Rifugio il proprio tempo e i propri sentimenti, chi dedica pensieri, idee, energie e riflessioni a questo bellissimo, immenso progetto di libertà che perseguiamo da molti anni.

I volontari sono tantissimi, sempre di più, sempre più forti e motivati, sempre in prima linea, il direttivo dell’Associazione sempre presente, sempre carico di energie, dopo vent’anni come il primo giorno.
A questo grande gruppo un grazie vero, concreto, sincero.

Perché l’enorme forza di volontà che queste persone dall’animo prezioso mettono in tutto quello che fanno non può offrire la libertà ai cani chiusi in gabbia, ma, senza alcun dubbio, può rendere meno penose le loro giornate, perché l’amore che ricevono queste creature rende libere le loro menti e i loro pensieri.

E comunque, come spesso ci ritroviamo a dire, non siamo noi che facciamo grandi cose per i cani, sono i cani che ci fanno fare grandi cose.

Anche qui stasera, tutti per loro.
Questa è una grande cosa.
Qui c’è amore.”