La onlus ieri, la nostra storia

Iniziò tutto negli anni 80.

Benito Trevisiol, comincia ad accudire i primi cani trovatelli, nei box fatiscenti di un ex allevamento di Dobermann. Un numero di randagi sempre crescente e solo con le sue forze e senza alcun tipo di contributi, Benito caricava buste intere di carne su un motorino. E attraversava la città. Ogni giorno, d’estate e d’inverno, senza mai lasciare le sue bestiole sole…

Ma i cani si ammalavano e i soldi per le medicine non c’erano. Gli animali soffrivano il freddo d’inverno e boccheggiavano d’estate. Il loro riparo era di fortuna: bandoni di lamiera, reti e cemento. Giusto un pò di legno per isolarli dal gelo della notte e un pò di paglia su cui accoccolarsi.

In quegli anni e anche dopo, accanto a Benito c’erano altri due angeli: Vicky e Luciano. Due signori di Casalpalocco che, tramite mercatini di beneficenza e raccolte fondi cominciarono a creare un gruppo di volontari. E la situazione, nella sua tragicità, cominciò a migliorare. Ma l’emergenza restava altissima. L’idea di un gruppo attivo comincia a concretizzarsi all’inizio degli anni ‘90. Ed è stato tutto merito di Tippy il primo randagetto che è stato soccorso e curato nel 1987.

Se oggi esiste l’Associazione il merito è di quel cane.

L’inizio del volontariato

Il volontariato ebbe inizio intorno agli anni ’80. I tempi erano durissimi. E lo sono stati fino al 1992. Fino ad allora Vicky e Luciano, ma anche altri amici come Silvana, che si sono alternati nel corso degli anni, hanno portato avanti la struttura cercando di lottare contro le intemperie e le malattie. Zecche e zanzare decimavano i nostri animali. I veterinari ci assistevano a singhiozzo.

Le sterilizzazioni, per regolamentare le nascite, potevamo permettercelo di rado. E i topi, quando arrivavano, uccidevano i cuccioli. Era un inferno. Ci voleva una svolta.

Fino al 1992 pagavamo l’affitto del terreno ad un privato. Quell’anno, per dei lavori di ampliamento del GRA, il terreno è stato espropriato dall’ANAS e noi abbiamo avuto lo sfratto.

Solo grazie alla sensibilità dell’allora dirigenza ANAS il disastro è stato evitato. Durante i lavori ci hanno concesso di rimanere sull’area e, nel 2000, permesso di restare sul quel terreno relitto, in comodato gratuito. Un gesto generoso il loro che ha salvato l’esistenza del Rifugio. Nel 1993 nasce l’Associazione di volontariato cinofilo Il Rifugio delle Code Felici.